Ancona, Tiong torna e mette ordine: «Sogno la Serie A e il centro sportivo. Ma ora salviamoci e stiamo uniti»

Ancona, Tiong torna e mette ordine: «Sogno la Serie A e il centro sportivo. Ma ora salviamoci e stiamo uniti»
Ancona, Tiong torna e mette ordine: «Sogno la Serie A e il centro sportivo. Ma ora salviamoci e stiamo uniti»
di Peppe Gallozzi
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 16:25

ANCONA E' atterrato per «mettere ordine». Convocando una conferenza stampa di cui si sentiva la necessità a tutte le latitudini in casa Ancona. Dietro il tavolo, nella sala riunioni della sede di via Schiavoni, il presidente biancorosso Tony Tiong accompagnato dall'amministratore delegato Roberta Nocelli e da Antonio Postacchini (traduttore per l'occasione) membro del CdA. Sono stati toccati tutti i temi della più stretta attualità, spaziando dal campo al contesto generale con particolare attenzione sul discorso centro sportivo. 

GUARDA IL VIDEOAncona, il presidente Tiong arriva in città e suona la carica: «Ora salviamoci, poi sogneremo tutti insieme»

«Sono un sognatore»

«Sono un sognatore - ha esordito - A medio termine è chiaro che metto la Serie B negli obiettivi ma, ad essere onesto, vedo anche la Serie A. Sono un classe 1979, penso ad un programma a lunga scadenza, dieci o quindici anni, che mi permetta di divertirmi in questo mondo.

E se retrocedessimo? Non accadrà». Risposta secca. Decisa. Rispetto all'estate, il progetto tecnico ha subito parecchi stop. Un allenatore esonerato (Donadel), un direttore sportivo (Micciola) chiamato a rimediare agli sbagli estivi per aver avallato le scelte del precedente trainer, un mister (Colavitto) che deve centrare l'obiettivo salvezza tra mille difficoltà e un supervisore (Roberto Ripa) contestato dai tifosi per dopo essere letteralmente sparito dai radar da tempo immemore: «Le cose non sono andate come speravamo, sono deluso ma siamo tutti responsabili, me incluso. Nessuno può scappare dalle proprie responsabilità. Cerchiamo di lavorare in tranquillità e uniti per il bene dell'Ancona. Ora dobbiamo salvarci e sono arrivato a mettere ordine». 

Ripa e Canil

Nessun cambio nel management societario (riferendosi implicitamente proprio a Ripa che, di fatto, è già ai margini) da qui a fine stagione. Su quest’aspetto Tiong è stato determinato: «Ora non ci saranno modifiche, a giugno tireremo le somme e vedremo. Abbiamo bisogno di compattezza». La sensazione, tuttavia, è che il nuovo tramite presidenziale in Italia sia diventato sempre di più Mauro Canil (presidente onorario e socio di minoranza con il 5% delle quote): «Ci siamo incontrati, abbiamo esaminato la situazione confrontandoci tra noi. Mauro sarà il mio riferimento per i problemi quotidiani visto che da Hong Kong non mi sarà facile essere sempre ad Ancona». 

Una squadra rigenerata

Prima in albergo. Poi negli spogliatoi. La settimana “anconetana” di Tiong è iniziata dal contatto con la squadra nel pomeriggio a Pineto dopo una serie di voli Hong Kong-Francoforte-Milano–Pescara: «I ragazzi erano tesi, li ho voluti incontrare da solo facendogli capire che avevamo davanti la partita più importante. Hanno messo oltre il cento per cento, regalandoci una vittoria importantissima». Restano dieci giorni di mercato, prima del gong della riparazione (le 20 del 1°febbraio), per potenziare la rosa. Il ds, dal canto suo, non ha cincischiato: «Francesco (Micciola) mi ha chiesto due rinforzi di spessore: un attaccante e un centrocampista. In avanti Alex Rolfini, il nostro ex bomber, è l’obiettivo numero uno ma sono arrivati tutti elementi richiesti da Colavitto. Speriamo di avere questi giocatori prima del Cesena (domenica alle 18.30), una compagine fortissima, capolista, che lo scorso anno abbiamo battuto. Dalla nostra avremo una grande tifoseria, sempre pronta a guidarci in gare del genere. Anche a Pineto, quando sono passato sotto il settore, mi hanno commosso con la loro grinta. Li amo sempre di più».

Il centro sportivo

Le attenzioni di tutti, oltre al rettangolo di gioco, sono rivolte naturalmente anche alla nascita del centro sportivo i cui lavori, dopo qualche slittamento burocratico, dovrebbero partire a breve. Con qualche potenziale novità in cantiere: «Ho parlato (ieri mattina) con il sindaco Daniele Silvetti in videoconferenza, tornerò dopo la metà di febbraio e ci incontreremo di persona per definire l’acquisto dei terreni (dopo l’atto il rendering dell’Ancona Sports Center sarà presentato alla cittadinanza). Non ci sono ritardi o ostacoli, solo normale burocrazia. Il Centro sarà realizzato come da disegno - le tempistiche si aggirano tra i tre e i cinque anni per il completamento, ndr - ma potrà anche essere adeguato alla categoria dove militerà la squadra. In sostanza, nuovi interventi se dovessimo salire in Serie B o A». 

La Serie B

E a proposito di questa crescita, l’investimento “calcistico” per il prossimo campionato sarà già superiore a quello attuale (2 milioni e 330mila euro): «Sarei un ipocrita se dicessi di non pensare alla promozione in B nella prossima stagione. A fine torneo definiremo un budget di rilievo per rendere l’Ancona ancora più forte ma non dimentichiamoci di realtà come Mantova e Torres che hanno speso meno di noi. Ora salviamoci, poi vi prometto che ci divertiremo. Insieme».

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