ANCONA - Orientamento specialistico, accompagnamento al lavoro, tirocinio e servizio civile sono le direttrici del piano nuova Garanzia giovani che per le Marche vale 13,6 milioni di euro. Budget aumentato rispetto alle risorse assegnate alla Regione dal programma comunitario al momento della stesura del progetto 2018-2023 e che era di 12,3 milioni. Nel maggio scorso è entrato in funzione il portale regionale per l’inserimento lavorativo dei ragazzi, creato appositamente per giovani dai 15 ai 29 anni che non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione o studio ma sono presenti offerte anche per chi ha dai 30 ai 34 anni.
A giugno è stato emanato un bando rivolto ai giovani Neet (persone che non hanno un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale, ndr) per 138 operatori volontari ed il 2 settembre per altri 226 da inserire nel servizio civile.
L’Unione Europea ha, poi, stanziato nuove risorse economiche per portare avanti il piano europeo per l’inserimento lavorativo dei giovani: a seguito del rifinanziamento, la Regione Marche ha pubblicato l’avviso per accedere ai tirocini extra curriculari, finalizzati ad agevolare le scelte professionali dei giovani e a favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo. La misura prevede l’attivazione di un percorso di 6 mesi (innalzabili fino a 12 per particolari categorie), con un’indennità di partecipazione, pari a 500 euro al mese. Per effetto della crisi causata dalla pandemia da Covid, il tasso di disoccupazione giovanile è tornato a crescere in maniera drastica, rendendo necessarie misure più incisive ed efficaci per favorire l’occupazione dei giovani under 30.
Per questo è stato stanziato un significativo finanziamento Ue nell’ambito del programma NextGenerationEu, uno strumento temporaneo per sostenere riforme e investimenti dei Paesi Ue che aiutino a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza coronavirus, e a rilanciare l’economia. Con il rifinanziamento di Garanzia Giovani, il Governo i ha la possibilità di portare avanti le attività legate al piano per contrastare la disoccupazione giovanile fino alla scadenza del ciclo di programmazione dei fondi europei.