Maxi discarica, corposo esposto sull'affare Aurora. La procuratrice Tedeschini: «Nessuna rilevanza penale, tutto archiviato»

Maxi discarica, corposo esposto sull'affare Aurora. La procuratrice Tedeschini: «Nessuna rilevanza penale, tutto archiviato»
Maxi discarica, corposo esposto sull'affare Aurora. La procuratrice Tedeschini: «Nessuna rilevanza penale, tutto archiviato»
di Lorenzo Furlani
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Sabato 26 Agosto 2023, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 11:32

PESARO - Le associazioni e i comitati schierati contro il maxi impianto per lo smaltimento di rifiuti produttivi a Riceci di Petriano hanno presentato un corposo esposto sull’operazione discarica intrapresa dall’azienda Ecoservizi di San Marino attraverso la società di scopo Aurora di Rimini con la successiva partnership di Marche Multiservizi, che ha deliberato di acquisire totalmente Aurora dal socio sammarinese per 25 milioni di euro.
 


Il caso


L’aspetto finanziario

L’esposto, che verte principalmente sull’operazione finanziaria dell’azienda dei servizi pesarese ricostruita dall’inchiesta del Corriere Adriatico, è stato consegnato due settimane fa alle procure della Repubblica presso i Tribunali di Pesaro (dove ha sede Marche Multiservizi), Urbino (nel cui territorio si trova il sito della discarica) e Rimini (dove la società Aurora è stata costituita nel maggio 2021 da Ecoservizi e dall’imprenditore Ambrogio Rossini con un capitale sociale di 50mila euro).

Ma nella procura di Pesaro, a cui i mesi scorsi era stato inviato per competenza territoriale dall’ex procuratore di Urbino Andrea Boni il precedente esposto di Gianluca Carrabs, l’atto presentato è stato iscritto nel registro modello 45 relativo ai fatti privi di rilevanza penale perché la pm capo Cristina Tedeschini ha rilevato che non contiene notizie di reato.

La comunicazione alla magistratura è stata promossa, previa assistenza legale, dalle associazioni La Lupus in Fabula e Diversamente e dai componenti del comitato “Urbino contro la discarica a Riceci” Francesco Veterani e Tito Gargamelli di Urbino, Chiara Balduini di Vallefoglia e Luigi Marini di Pesaro. «Si tratta di un corposo esposto congiunto per contrastare l’ormai noto progetto della discarica di Riceci», informano i promotori, i quali segnalano come i rilievi riguardino in particolare i flussi di denaro che sono rimasti riservati «per troppo tempo».

La delibera del cda

Il riferimento è alla delibera approvata dal consiglio di amministrazione di Marche Multiservizi il 12 dicembre scorso, su proposta dell’amministratore delegato Mauro Tiviroli, per acquisire in tre fasi la proprietà della società Aurora, che due mesi prima aveva proposto una collaborazione all’azienda pesarese dei servizi, a maggioranza di capitale pubblico, dopo aver opzionato i terreni di Riceci e aver affidato l’incarico per progettare, nella piccola valle a forma di anfiteatro vicino a Ponte Armellina e in vista di Urbino, una maxi discarica per interrare in 25 anni 5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi.

Esattamente una settimana prima a Gallo di Petriano si era svolta un’assemblea pubblica in cui l’assessore regionale all’ambiente Aguzzi aveva affermato che una simile discarica a Riceci non si sarebbe potuta costruire per le norme regionali vista la vicinanza al centro abitato di Gallo, mentre l’11 ottobre precedente il consiglio comunale di Petriano aveva approvato all’unanimità un documento contro l’insediamento nel proprio territorio di un impianto per trattare rifiuti.

I pagamenti a Ecoservizi

Invece, il 20 dicembre scorso Marche Multiservizi ha rilevato per 3.166.666 euro il 40% di Aurora (comprensivi per la quota corrispondente di un aumento di capitale di 566.666 euro), versando in particolare a Ecoservizi 2,9 milioni senza garanzie negli atti notarili sull’eventuale mancata autorizzazione da parte della Provincia, alla quale il progetto della discarica è stato presentato nel successivo mese di aprile.

Solamente 7 mesi dopo il via libera del cda è emerso che il contratto firmato con Ecoservizi prevede pure il pagamento di 13.260.000 euro per acquisire un ulteriore 20% di Aurora dopo il rilascio dell’autorizzazione, affinché Marche Montiservizi abbia la maggioranza del capitale, e di altri 8.240.000 euro per il restante 40% dopo almeno 3 anni di esercizio della discarica.

«I cittadini devono sapere»

«Alla magistratura, se lo riterrà opportuno- affermano i firmatari dell’esposto -, il grande compito di fare chiarezza su come si siano svolti realmente i fatti e se il tutto sia stato compiuto legittimamente oppure no. Tutti i cittadini e le cittadine dei comuni coinvolti, in primis Petriano, Urbino, Vallefoglia, ma anche Pesaro, Montelabbate e tutti gli altri, hanno tutto il diritto di essere informati e aggiornati».

La risposta della procuratrice di Pesaro, Cristina Tedeschini, è che tutti gli esposti finora pervenuti sulla vicenda «sono stati archiviati perché non presentano rilevanza penale. La questione è all’attenzione delle autorità amministrative, eventualmente gli esposti possono essere di interesse della Corte dei Conti a cui i firmatari mi pare che li abbiano inoltrati».

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