Ilyushin Il-76, l'aereo maledetto dell'aeronautica militare russa: «Già 13 distrutti in 50 anni». Tutti gli incidenti

di Redazione web
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 17:53 | 3 Minuti di Lettura

Lo sviluppo

Risale agli anni '60 lo sviluppo dell'Ilyushin Il-76, l'aereo da trasporto strategico usato dall'aeronautica militare russa. In quegli anni, infatti, il ministero dell'industria aeronautica sovietica espresse la necessità di dotare le proprie forze aeree di un nuovo aereo da trasporto militare medio dotato di quattro motori turboventola adatto a compiti di prima linea e in grado di effettuare lanci di paracadutisti, equipaggiamento e beni militari tramite aviolanci. Per questo motivo, il 28 giugno del 1966 l'ufficio di progettazione OKB Nr.39, sotto la direzione di Sergej Il'jušin e con la collaborazione dell'OKB 19, iniziò la progettazione e lo sviluppo della parte motoristica, che venne approvata un anno dopo. Il 25 febbraio 1967 la commissione tecnica diede infatti l'ok al progetto, che venne approvato anche dal consiglio dei ministri che ne avviò il programma di sviluppo. Affidata al vicedirettore dell'OKB, Genrich Vasil’evič Novožilov, la fase di sviluppo venne completata nel 1969, per poi essere valutata dalla commissione esaminatrice del governo, presieduta dal tenente generale Georgij Nikolaevič Pakilev tra il 12 e il 31 maggio dello stesso anno. La nuova approvazione diede avvio allo sviluppo definitivo del programma, che iniziò con la costruzione del prototipo nello stabilimento di Mosca. Portato in volo per la prima volta il 25 marzo del 1971 ai comandi del pilota collaudatore I.E. Kuznecov, l'aereo fu subito accolto con grande entusiasmo, al punto da essere esposto anche al pubblico nell'ambito del 29º Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget. Descritto alla stampa come un "aereo puramente commerciale" destinato al trasporto aereo in zone remote altrimenti inaccessibili, venne rinominato dalla NATO con il codice identificativo "Candid", diventato successivamente "Candid-A" quando cominciò ad essere osservata un'altra linea di varianti di Il-76 dotate di diverso armamento difensivo, i "Candid-B". Un secondo prototipo venne presentato nell'estate del 1973 sempre al salone di Parigi-Le Bourget. Anche in questo caso venne specificato il suo uso esclusivamente commerciale, anche se successivamente alcuni funzionari sovietici ammisero che l'aereo avrebbe potuto avere "applicazioni militari". I due prototipi riuscirono a conquistare in poco tempo una serie impressionante di record, portando il governo sovietico ad avviarne la produzione in serie. La loro creazione venne assegnata allos tabilimento statale Nr.84 situato a Tashkent, impianto che aveva già precedentemente prodotto gli Antonov An-12 ed altri modelli da trasporto. Nonostante la difficoltà della missione, la prima unità di produzione di serie volò per la prima volta l'8 maggio del 1973. Dopo un periodo di valutazione di due anni, nel 1975 tutti gli aerei divennero operativi. Da quel momento in poi tutta la produzione degli Il-76 verrà costruita nello stabilimento di Tashkent. Qui, dopo la creazione dei primi dieci esemplari, si iniziò anche a costruire una versione migliorata Il-76T, esternamente molto simile ma caratterizzata da un serbatoio di carburante supplementare nella sezione centrale dell'ala e da alcune piccole altre modifiche, che verrà chiamata dalla NATO "Candid-A".

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