Da quando Michael Schumacher è stato operato alla testa, in seguito all'incidente sulle piste da sci in Francia, è calato un silenzio che dura quasi dieci anni. Pochissime le informazioni che circolano sul sette volte campione del mondo di F1, rigidamente controllate dalla moglie Corinna, e dai figli Mick e Gina Maria. A tutelare il silenzio il legale Felix Damm, che spiega le ragioni di questa scelta, scrive il Legal Tribune Online.
Le rivelazioni del legale di Schumacher
«Solo Corinna e i figli possono scegliere cosa dire», le parole dell'avvocato, che alla rivista specialistica tedesca, spiega: «Con l’incidente la pressione dei media è cambiata radicalmente.
Rispetto degli amici
Mesi fa, il magazine tedesco «Die Actuelle» aveva pubblicato un’intervista a Schumi realizzata con l’intelligenza artificiale, senza il consenso della famiglia che ha subito sporto querela. Secondo l'avvocato «nessuno, a parte Corinna e i figli, può in linea di principio violare la riservatezza dei fatti circa la salute di Schumi, a meno che le informazioni raccolte non siano state divulgate dai diretti interessati. In giurisprudenza questo contesto viene definito “autoapertura della sfera privata” o più semplicemente “autodivulgazione”».
Perché non rilascia informazioni
Il legale spiega: «In questo modo qualsiasi informazione venga pubblicata è suscettibile di querela da parte della famiglia a meno che le informazioni giungano dalla famiglia stessa. Tutti infatti chiedono come stia Schumi, quali siano le sue condizioni, mentre molti operatori dei media sognano di poter raccontare o mostrare come appaia adesso l’ex pilota. Non dando mai informazioni ufficiali, per proteggere la sua privacy, si può così punire direttamente qualsiasi indiscrezione pubblicata o diffusa sul campione», ha concluso.