Civitanova, a teatro torna “Primavera di vita”: quando lo sport diventa un esempio per i giovani

A teatro torna “Primavera di vita”: quando lo sport diventa un esempio per i giovani
A teatro torna “Primavera di vita”: quando lo sport diventa un esempio per i giovani
di Emanuele Pagnanini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Aprile 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:30

CIVITANOVA La cultura dello sport, tema sviluppato in più declinazioni nell’incontro in programma domani al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta. Si tratta di “Primavera di vita”, appuntamento giunto alla sua seconda edizione organizzato dall’assessorato allo sport, dall’azienda Teatri di Civitanova e dalla rete sociale Oltre con il sostegno dell’associazione Sentinelle del Mattino Aps, della Caritas diocesana di Fermo, del movimento di promozione sociale e culturale Veder Crescere con il Dialogo e dal Palco laboratorio musicale.

L’ideatore

Proprio Andrea Foglia, ideatore della rassegna “Io desidero”, sarà sul palco a intervistare coloro che spesso stanno dietro le quinte rispetto ai campioni, oppure ad atleti che vogliono comunicare la bellezza e l’utilità dell’attività sportiva anche se non si è campioni.

A relazionarsi con Andrea Foglia (fisioterapista di tanti sportivi), Sammy Marcantognini (psicologo dello sport, psicoterapeuta, consulente di società, federazioni e atleti di livello). Questi gli ospiti: Cristina Abrami, tennista civitanovese, giocatrice di padel ed esperta di sport con la racchetta; Claudio Zimaglia, fisioterapista del campione Novak Djokovic; Luciano Sabbatini, mental coach dell’olimpionico Gianmarco Tamberi.

L’evento

L’evento verrà intramezzato dalle note di Gloria Foresi e Marco Martellini. A presentare l’evento, oltre ad Andrea Foglia, il vicesindaco e assessore allo sport Claudio Morresi, per l’Azienda Teatri il presidente Maria Luce Centioni, il direttore Paola Recchi e i consiglieri Giuseppe Baioni e Agnese Biritognolo, la consigliera comunale Paola Fontana, parte attiva nell’organizzazione. «Useremo anche in questa seconda edizione una formula narrativa gradevole per condividere con il pubblico le testimonianze di protagonisti dello sport – ha spiegato Foglia - non esistono atleti supereroi, ma semplici uomini o donne con le loro fragilità, dubbi, paure, con momenti di sofferenza e crisi ma anche con la loro forza interiore, accompagnati da una rete “di protezione” all’interno del team. Per tutto questo è necessaria una buona preparazione mentale, vale a dire l’acquisizione di strumenti e strategie che possano aiutare l’atleta ad affrontare questi vissuti».

Il valore

«Organizziamo questo evento – ha ribadito Morresi – per veicolare il valore formativo dello sport, ascoltando direttamente le voci di chi è o è stato protagonista di vittorie o di sconfitte, di gloria e sacrifici. Lo sport è per tutti e le istituzioni debbono essere in prima linea nel tutelare questa partecipazione». Infine Maria Luce Centioni ha sottolineato «la bella commistione tra cultura e sport che avviene proprio in un teatro, e non in uno stadio». Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.

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