Milan, Finanza in sede: Furlani e Gazidis indagati. Pm: «Elliott controlla ancora la società». Possibili sanzioni sportive

Milan, perquisizioni della Finanza in sede: cosa sta succedendo
Milan, perquisizioni della Finanza in sede: cosa sta succedendo
di Redazione web
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Martedì 12 Marzo 2024, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 21:43

Il fondo statunitense Elliott avrebbe ancora «il controllo sostanziale» del Milan, mentre alla Figc sarebbe stata «rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo RedBird» di Gerry Cardinale, nel 2022. Una vendita su cui sarebbero stati riscontrati diversi «profili di 'anomalia'», con «dubbi» sulla «effettiva titolarità delle azioni». È l'ipotesi d'accusa (definita in serata «un'accusa falsa» dallo stesso fondo Elliott) che ha portato ad una svolta clamorosa nell'inchiesta milanese, aperta già da mesi, sulla cessione della società rossonera, avvenuta nell'agosto di due anni fa.

A Casa Milan perquisizioni da parte del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza: Fiamme Gialle nella sede di via Aldo Rossi. Indagati anche i dirigenti del club per ipotesi di reato legate all’operazione RedBird. Secondo la Procura c'è l'ipotesi che il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società Ac Milan. La notizia è riportata dall'Ansa.

Furlani e Gazidis indagati

L'ad del Milan Giorgio Furlani è indagato dalla Procura di Milano per ostacolo alla attività di vigilanza della Figc.

Nell'inchiesta, che riguarda la cessione del club rossonero dal fondo Elliott alla Redbird di Jerry Cardinale. La gdf ha effettuato perquisizioni anche nella sede della società rossonera relative all'ufficio dell'amministratore delegato e di altre persone con ruoli apicali.

Nell'indagine sulla cessione del Milan della Procura di Milano, oltre all'attuale ad Giorgio Furlani, è indagato anche il suo predecessore Ivan Gazidis. È quanto emerge dalle perquisizioni effettuate oggi dai finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf del club che è estraneo all'inchiesta. L'ipotesi contestata nell'indagine, che riguarda anche altre due persone operative in Lussemburgo, è ostacolo all'attività di vigilanza della Figc in merito alla comunicazione della titolarità effettiva della società. Comunicazione che, secondo la Procura, non sarebbe avvenuta.

«Elliott controlla ancora il Milan»

Da una serie di elementi acquisiti nelle indagini dei pm di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, condotte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, emerge «l'ipotesi che il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società Ac Milan, laddove all'Autorità di vigilanza Figc sarebbe, invece, stata rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo Redbird» di Gerry Cardinale nel 2022. Lo scrivono i pm nel decreto di perquisizione a carico dei quattro indagati, tra cui l'ad Giorgio Furlani.

Milan nella bufera, le carte della Procura

Dall'analisi dei documenti acquisiti dalla Procura di Milano nell'indagine sulla cessione del Milan dal fondo Eliott a RedBird «sembrerebbe emergere la circostanza che la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita sia proveniente da un veicolo societario non riferibile» alla stessa RedBird. Lo si legge nel decreto di perquisizione eseguito oggi dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf, su delega dei pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi. Tra i 4 indagati ci sono l'ad Giorgio Furlani e il suo predecessore. «L'ipotesi è che il fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società».

Il reato contestato ai quattro indagati nel nuovo filone di indagine sulla cessione del Milan è «l'ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza». Secondo i pm, come si legge nel decreto, Daniela Italia e Jean Marc Mclean, amministratori della società lussemburghese Project Redblack, che controlla la Rossoneri Sport Investment, anch'essa lussemburghese e «detentrice delle azioni» del Milan, assieme all'ad rossonero Furlani e al predecessore Gazidis avrebbero ostacolato le funzioni di vigilanza della Figc, a cui è sottoposto il club. Avrebbero, in particolare, esposto «fatti materiali non rispondenti al vero» o avrebbero occultato «fatti che avrebbero dovuto comunicare» e che riguardavano «la situazione economica, patrimoniale e finanziaria relativa all'assetto proprietario della società». In sostanza, avrebbero nascosto alla Figc, tra il 2022 e il 2023, che Elliott, malgrado la vendita di due anni fa, controllava ancora il club. Una serie di perquisizioni e sequestri di documenti erano stati effettuati lo scorso aprile, per rogatoria in Lussemburgo, nelle sedi di Project Redblack e della controllata Rossoneri Sport, le due società attraverso le quali il fondo statunitense Elliott, nell'agosto 2022, ha venduto il Milan a RedBird per oltre un miliardo di euro. La prima tranche dell'inchiesta milanese, infatti, era stata aperta già da mesi e puntava a verificare, a partire da un esposto della lussemburghese Blue Skye (in lite giudiziaria con Elliott da tempo), la vicenda relativa ad un «pegno» e, più in generale, l'operazione di compravendita del Milan. Nel primo filone di indagini erano stati ipotizzati i reati di bancarotta, appropriazione indebita e all'ostacolo agli organi di vigilanza della Covisoc. Blue Skye, ex socia di minoranza del Milan, aveva lamentato nell'esposto che ha dato il via a quell'indagine, un danno da poco più di «100 milioni di euro» per «perdita di garanzia sul finanziamento» e una «opacità nei passaggi societari» nella vendita.

Il decreto di perquisizione

Come si sottolinea nel decreto di perquisizione, a riprova del presunto controllo da parte della società statunitense, la Procura sostiene che, «nonostante il passaggio di proprietà, i componenti del board di Ac Milan spa in quota al Fondo Eliott sono rimasti immutati nelle rispettive cariche sociali». Tutto ciò mentre all'Autorità di Vigilanza della Figc «sarebbe, invece, stata rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo RedBird». Qualora l'ipotesi venisse accertata, si profilerebbe anche un «conflitto di interesse» - si osserva dell'atto - in quanto Eliott «risulta avere un'influenza dominate su un'ulteriore società di calcio francese» , la L.o.s.c. Lille, «iscritta alle medesime competizioni europee» del club un tempo di proprietà di Silvio Berlusconi. Cosa, questa che comporta la violazione del Regolamento Uefa. Per i pm quindi, l'operazione di compravendita non sarebbe stata corredata da una «esaustiva e trasparente comunicazione alla Figc» e comunque sarebbe avvenuta omettendo «circostanze rilevanti circa la effettiva proprietà della società».

Il comunicato ufficiale della società Ac Milan

«In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all'acquisizione della stessa, perfezionata nell'agosto 2022. L'indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente Ad del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all'autorità inquirente». Così il Milan in una nota dopo la perquisizione di oggi della Guardia di Finanza nella sede del club rossonero.

Cosa sostiene il fondo Elliott

«Prendiamo atto di notizie che riportano su indagini che riguardano l'attuale e l'ex amministratore delegato del Milan in relazione all'accusa secondo cui il club 'appartiene ancora a Elliott, e che questo è stato nascosto alla Federcalcio. Questa accusa è falsa». Lo dichiara un portavoce del fondo angloamericano Elliott in merito alle indagini della Gdf sul passaggio di proprietà del club rossonero contestato dalla Procura di Milano. «Il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022. A partire da quella data, Elliott non ha più alcuna partecipazione azionaria o controllo su AC Milan», ha aggiunto il gruppo Elliott.

Ambienti al corrente della situazione sottolineano che Elliott, come è prassi comune nelle operazioni di private equity, ha fornito a RedBird un vendor loan i cui termini concedono a Elliott di nominare fino a due amministratori nel Consiglio di amministrazione di AC Milan. Ad oggi, Elliott ha nominato un solo amministratore. Oltre al vendor loan, Elliott non ha fornito alcun capitale a RedBird e i fondi di Elliott non sono investiti nei fondi di RedBird. Gli inquirenti - spiegano gli stessi ambienti - sembrano preoccupati dal fatto che alcune società di Elliott e di RedBird condividono lo stesso indirizzo nel Delaware. L'indirizzo 1209 North Orange Street, Delaware, è la sede del Corporation Trust Center, un centro che fornisce servizi alle imprese. Questo centro funge da indirizzo registrato di molte migliaia di società.

Le indagini del passato

Già nei mesi scorsi erano state avviate dalla procura di Milano indagini sul passaggio della maggioranza del Milan, perfezionato nell'agosto 2022, dal fondo Elliott appunto al fondo RedBird. 

Al momento non c'è stato alcun commento da parte del Milan, come sottolineato anche da Sky Sport. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. E non si escludono nemmeno sanzioni a livello sportivo per il club rossonero.

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