Lube, parla l'ad Giulianelli: «Serve un cambio radicale, vogliamo coach e giocatori completamente concentrati sugli obiettivi»

Luba, parla l'ad Giulianelli: «Serve un cambio radicale, vogliamo coach e giocatori completamente concentrati sugli obiettivi»
Luba, parla l'ad Giulianelli: «Serve un cambio radicale, vogliamo coach e giocatori completamente concentrati sugli obiettivi»
di Gianluca Pascucci
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Sabato 6 Aprile 2024, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 09:43

«Si guarda sempre al domani mai indietro». Fabio Giulianelli, ad di Cucine Lube, è un fiume in piena. La delusione per il tradimento subito dal gruppo su cui aveva puntato è evidente. Giulianelli parla con un filo di voce ma è, come suo costume, chiaro e tranciante nel giudizio. E nell'annunciare una ricoluzione. Che inizierà con Mattia Boninfante, 20 anni a giugno, figlio d'arte (il papà è l'ex palleggiatore Dante), che ha già maturato esperienza in Serie A2 e A3, scelto come nuovo regista della Lube.

Giulianelli che effetto le fa vedere la Lube fuori da tutto?
«È una situazione che avevamo già ben fotografato durante tutta la stagione. Non è una sensazione di questo ultimo periodo di un finale di campionato andato male ma che abbiamo provato spesso durante la stagione».

Cosa è stata la causa?
«La mancanza di fiducia. La diffidenza totale tra i senatori ed i giovani aggravata dal fatto che chi doveva trasmettere tranquillità non aveva le credenziali essendo ben note le scelte di lasciarci a fine stagione (il coach Blengini che a gennaio è stato ingaggiato per guidare la Nazionale bulgara, ndr)».

Perché non si sono presi rimedi strada facendo?
«La situazione era ibrida sin dall'inizio.

Forse la finale scudetto dell'anno scorso ci aveva come drogati. Nascosto certe situazioni che già iniziavano a palesarsi. Penso anche agli incroci tra italiani e stranieri. Poi ci sono i contratti che ci hanno frenato nelle scelte. E la colpa non è solo del tecnico, intendiamoci. I senatori hanno scaricato sui giovani le proprie debolezze e lacune, riponendo in loro troppe aspettative».

Ed ora?
«Ripartiamo da un gruppo giovane. Il cambiamento sarà radicale. Vogliamo un allenatore e giocatori completamente concentrati sui nostri obbiettivi che parlino lo stesso linguaggio».

Boninfante sarà il regista una scommessa non nuova per la Lube: Mescoli, Meoni fino a Balaso, sono state scelte lungimiranti. Ma si guarda al passato?
«Si guarda sempre a domani mai indietro. Ci hanno parlato bene di questo ragazzo. Ha un carattere forte, è determinato lo abbiamo scelto dopo aver analizzato diversi profili anche di italiani in altri ruoli. Mi auguro che sia rispettato dalla squadra del futuro».

E il playoff per il quinto posto?
«Abbiamo visto contro Modena. Il terzo set è la fotografia della nostra stagione. Quando in crisi andiamo in default. È una questione di professionalità e di motivazioni da parte di gente che ha il dovere di essere professionista».

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