Civitanova, il terremoto Cerolini
Sequestrata anche la società di calcio

La conferenza del procuratore Giovanni Giorgio
La conferenza del procuratore Giovanni Giorgio
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Sabato 23 Gennaio 2016, 09:35
CIVITANOVA - C'è anche la Civitanovese Calcio tra le società sequestrate dalla Procura a Giuseppe Cerolini, imprenditore civitanovese di 49 anni.
Giovedì scorso i finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria di Macerata, guidato dal colonnello Andrea Magliozzi in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Civitanova, agli ordini del capitano Valerio Pica, hanno notificato ai vertici della società calcistica il provvedimento di sequestro emesso nei confronti di Cerolini in quanto anche la Civitanovese calcio rientrava tra i beni ritenuti nella sua disponibilità. Nel mirino della Procura sarebbero finite decine di attività riconducibili all'imprenditore tra cui il ristorante Lido di Civitanova e il bar Venanzetti a Macerata. Controlli sono scattati anche al Deep Blu di Porto Recanati. In totale il Gip Enrico Pannaggi ha autorizzato, su richiesta della Procura, il sequestro per equivalente di 13 milioni di euro (Il presunto profitto dell'evasione accertata). I militari hanno proceduto al sequestro di quote societarie, conti correnti, beni il cui valore esatto è in corso di stima. A vario titolo vengono contestati a Cerolini e ad altri otto indagati (amministratori di fatto e di diritto delle società coinvolte, tra cui Mangusta srl, Raf 28 srl e Mat.P. srl) l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre società che facevano parte del cosiddetto "gruppo Cerolini" o ritenute compiacenti dal 2010 al 2013 per importi considerevoli. Accanto alle verifiche fiscali sono state effettuate intercettazioni ambientali che avrebbero confermato l'ipotesi accusatoria. 
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